Nobel

02/05/2012

1912 – L’anno protagonista sarà il 1912: insieme ai Premi Nobel parleremo dell’evento che quell’anno catalizzò l’attenzione del mondo e che ancora oggi è uno tra gli eventi più discussi della storia. Oggetto di film, miti e leggende, e libri: il nostro ospite in puntata sarà Francesco Ambrosini, giovane scrittore torinese, che con il suo libro “Tutta la storia del Titanic – fatti, personaggi, misteri” uscito da poco nelle edicole e in libreria, ha approfondito gli accadimenti e ci parlerà di quanto accaduto 100 anni fa, nella notte fra il 14 e il 15 aprile.
Il Titanic, il più grande e sfarzoso transatlantico, considerato inaffondabile, massima espressione della tecnologia navale del suo tempo, entra in collisione con un iceberg nel suo viaggio inaugurale da Southampton a New York, inabissandosi in meno di tre ore.

Con la nave scompaiono circa 1.500 persone. Fra queste, centinaia di migranti in viaggio verso il nuovo continente, che restano bloccati a lungo nei livelli inferiori della nave, tardivamente avvertiti del pericolo.
Si salvano poche centinaia di naufraghi a bordo di scialuppe, che spesso sono caricate solo in parte.
Ma le scialuppe non sarebbero bastate che per metà delle persone imbarcate sul Titanic. Inoltre la nave, studiata per essere confortevole e anche lussuosa, era stata costruita in modo da non impedire il dilagare dell’acqua al suo interno. Si scopre che la presenza degli iceberg era stata segnalata e che la velocità di crociera era molto elevata. Forse c’erano altre navi poco distante e non si mossero.
Cominciano subito le inchieste, verrà modificata la disciplina della navigazione, ma le polemiche si protrarranno per molto tempo, insieme ai racconti dei testimoni.
Fra le vittime e fra i sopravvissuti vi sono moltissimi dei personaggi più influenti della società anglo-americana del tempo, le cui storie personali spesso verranno amplificate dalla stampa. Anche dai risarcimenti concessi, risalta la forte disuguaglianza fra le classi sociali di quell’epoca, che ha reso il dramma ancora più grande.
Il relitto è stato individuato nel 1985 a quasi 4.000 metri di profondità, diventando oggetto di una nuova sfida tecnologica, nella navigazione e esplorazione subacquea, nell’analisi dei materiali impiegati per costruire la nave.
Non sono mancati gli aspetti assurdi: l’attenzione quasi maniacale agli oggetti recuperati dal fondo del mare e addiritura, per qualcuno alla ricerca di elementi spettacolari, l’obiettivo di fare riemergere il relitto.
Sono sempre molte le domande che vengono poste, su quello che effettivamente accadde, sulle cause, sui drammatici errori commessi, sugli aspetti più tecnici, alle quali ora si possono dare maggiori risposte.
Il libro, presente dal 10 aprile nelle librerie in tutta Italia e anche nelle edicole in Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, ripercorre tutti gli avvenimenti e i punti controversi, dando voce sia ai protagonisti della tragedia e delle inchieste del tempo, sia ai ricercatori e agli studiosi di oggi.

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